Alemanno uguale violenza?
Nessuno “scontro”, solo due violenze, ieri in via Carabelli
ad Ostia.
La prima, quando un sindaco con la croce celtica al collo,
un deputato spesso poco conciliante, detto “er pecora” (già bocciato quando
presentato come presidente dai cittadini di questo municipio) e un ex ministro
della gioventù, che a questo punto possiamo confermare quale pessimo “maestro”,
oggi hanno posto la dedica di un parco pubblico ad un giovane diciassettenne
missino, ucciso dalla polizia mentre in modo non pacifico cercava di assaltare
una sede della DC nel 1979. Poco prima che altri suoi camerati si rinominassero
col nome di NAR, organizzazione poco incline alla pace, come noto.
La seconda, quando un manipolo di ‘casapound’ ha attaccato 4
(quattro) persone, due adulti e due minori, dall’altro lato della strada, che si accingevano a dissentire
pacificamente.
Nessuno striscione era stato aperto, nessuna bandiera
sventolava, ancora, nessuno urlava slogan, nessuno aveva un megafono, ma i
prodi cavalieri da cavallo a dondolo, una decina, hanno di corsa aggredito i
due ragazzi spintonandoli, colpendo uno dei due con un casco. L’interposizione
dei due adulti e l’intervento di alcuni poliziotti ha fatto desistere gli
aggressori.
Non sappiamo se tutti gli adulti presenti al centro della
piazza fossero consapevoli dei semi gettati.
E sarebbe il caso che la polizia spieghi perché abbia
chiesto i documenti alle persone aggredite e non agli aggressori. Probabilmente
perché già conosce bene questi ultimi.
Ha un bel dire il ministro dell’interno di temere escalation
dei problemi di ordine pubblico: se i tutori dell’ordine danno protezione agli
aggressori, se le istituzioni dedicano loro dei giardinetti, cosa dobbiamo
aspettarci?
Una città che ha visto nel 2011 una media di tre assassini
al mese, una città dove la sottocultura della estrema destra porta aggressioni
impunite in molti quartieri, dove gli
estremisti autodichiaratisi “fascisti del terzo millennio” si sparano fra loro,
dove un esponente di casapound è in prigione in attesa di giudizio, (ricordando
i fatti di Firenze), una città che ferisce ogni giorno qualche signora
Reggiani, doveva risparmiarsi di indicare alla collettività, soprattutto ai
giovani, che chi si fa manipolare nell’esaltazione del fascismo e resta ucciso,
un giorno avrà un parco con dedica.
A 50
metri dallo stesso parco ce n’è un altro, in viale
Repubbliche Marinare, dedicato a Simone Renoglio. Un vigile del fuoco di Ostia
morto sul lavoro, mentre come sub era intervenuto a salvare altri sommozzatori
e ripulire la diga idroelettrica alle porte di Roma.
Ai nostri figli con orgoglio racconteremo di lui. Ad
Alemanno, già arrestato e detenuto per violenze, e a quelli come lui, lasciamo
il ricordo strumentalizzato del povero Alberto Giaquinto, morto per un ideale
tramontato, seguendo cattivi maestri, i cui discenti ancora ieri si sono resi
protagonisti.
C’erano più rappresentanti istituzionali che cittadini.
Anche questo la dice lunga, sul declino delle nostre istituzioni, lasciate in
queste mani.
Il PRC del XIII Municipio invita tutti a crescere nella
democrazia, difendendola.
Circolo PRC Rosa Luxemburg di Ostia.
Roma Ostia 11.1.2012
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